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5 domande per una lettura etica dei Tarocchi

Introduzione

Immagino che tu ti stia aspettando l’ennesima paternale sulla lettura del futuro. Probabilmente sarebbe stato così se non l’avessi già fatta altrove

Questa volta partiamo dal presupposto che 

il grande pubblico percepisce i Tarocchi come uno strumento di potere e percepisce chi li maneggia come una persona di potere. 

Quindi, quando leggi le carte hai un potenziale doppio potere. E, come dice Peter Parker, è bene che 

chi ha grande potere lo utilizzi con grande responsabilità. 

Responsabilità che, per l’appunto, non riguarda solo l’argomento “futuro”. 

Il lettore di Tarocchi responsabile (leggi: etico) ha percepito tutta una serie di punti critici del proprio lavoro e ha studiato tecniche o ideato soluzioni per praticare in maniera consapevole. 

In questo post condividerò con te alcuni dei frutti di molti anni di pratica: 

5 domande per una lettura etica dei Tarocchi


  1. Come mi pongo? 

Quando parliamo di Tarocchi li definiamo spesso Arcani, ossia immagini misteriose. L’abilità di decifrare un misterioso linguaggio simbolico è proprio uno dei poteri attribuiti al lettore di Tarocchi. Nella maggior parte dei casi, il consultante non è in grado di fare la stessa cosa e si deve affidare alla conoscenza/potere del tarologo. La domanda (responsabile) che possiamo porci nelle vesti di lettori è: 

come mi comporto rispetto a questo potere? 

Come mi pongo in consultazione? Alimento e sottolineo il mio potere o tendo a minimizzarlo? Il mio sapere è davvero arcano? O è magari simile a quello di qualsiasi persona che abbia una preparazione specifica in una determinata materia? 


Immagine di Tarocchi esoterici e di equazione matematica

  1. Che cosa posso fare? 

La domanda nasce dalla lettura del libro Taronomia di Barbara Malaisi e significa:  

quali sono i limiti della mia professione?

Che cosa fa esattamente il lettore di Tarocchi e dove si fermano le sue competenze? 


  1. Quello che faccio durante la lettura rispetta completamente il consultante? 

L’atteggiamento che scelgo di tenere in consultazione, il tipo di interpretazione o lettura che faccio rispetta il consultante? L’atteggiamento che scelgo di tenere in consultazione, il tipo di interpretazione o lettura che faccio rispetta la persona che si siede al tavolo accanto a me? Per citare Le carte parlanti di Valentina Ferraro, 

che tipo di linguaggio scelgo di usare in consultazione? 

Le parole che scelgo e il modo in cui le dico tengono conto delle altrui esigenze e libertà?

 

  1. Quello che il consultante mi chiede rispetta i miei princìpi? 

Quante volte ho mosso qualche passo fuori dal mio limite etico per accontentare il consultante? 

Quante volte ho perso l’opportunità di rispettare la mia etica professionale

per veder andare via un consultante soddisfatto - forse anche nella speranza di vederlo tornare più volte?


  1. Perché leggo i Tarocchi?

Anche in questo caso cito Le carte parlanti. Questa è a mio parere la domanda cardine dell’intero castello dell’etica di lettura dei Tarocchi, ossia

l’ammissione onesta del motivo che mi spinge a propormi come consulente.

Voglio esercitare potere? Aiutare gli altri? Trovare nelle carte e nelle storie degli altri soluzioni che si adattino alla mia esperienza? Entrare in contatto con potenziali partner? Guadagnare denaro? Avere notorietà? Predire solo cose positive? 

Una volta chiarito onestamente questo punto, esso diventerà la base di tutta la struttura deontologica della mia pratica.  


Conclusione

Comunque la si pratichi, la lettura dei Tarocchi resta una relazione con l’altro. Trattandosi di una professione (ancora) non regolata deontologicamente, le dinamiche della relazione si basano tutte sulla sensibilità e sulla responsabilità del singolo. È sicuramente possibile agire liberamente e con leggerezza e di fatto questo accade per la maggior parte degli operatori dei Tarocchi. Qualora emerga il dubbio se quello che si sta facendo sia effettivamente responsabile, le cinque domande per una lettura etica dei Tarocchi possono costituire la base di un atteggiamento cauto e rispettoso. 


 

Ho lavorato per quasi dieci anni alla costruzione di un sistema etico che sia sostenibile per il consulente e per il consultante. I risultati del mio lavoro sono riassunti nel Corso di Etica: due ore di lezione e scambio per mettere la responsabilità alla base della tua professione o passione di lettore di Tarocchi. 


 

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Donna con faccia buffa, donna con giacca color ciclamino, maglietta bianca e jeans, Ilaria Boero, Insegnante di Tarocchi

Mi chiamo Ilaria Boero e sono insegnante di Tarocchi e consulente tarologica. Tarocchi Studio è scuola di tarocchi e centro di divulgazione. Contattami se vuoi informazioni sui corsi di Tarocchi, sulle consultazioni o sulle attività di divulgazione.


 

Lo so, uso il maschile generalizzante. Sono molto attenta alle questioni di genere, ma l'utilizzo di asterischi o della schwa rende il testo difficilmente accessibile a persone con difficoltà di lettura. D'altro canto, ripetere gli aggettivi al maschile e al femminile rende il testo lungo e pesante. Chiedo ai lettori di leggermi come si legge un simbolo: al di là del genere.


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