A cosa serve studiare i Tarocchi?
- Ilaria Boero
- 21 ago
- Tempo di lettura: 7 min

Il primo giorno della mia formazione ufficiale nei Tarocchi, dissi al mio maestro che ero lì perché avrei voluto insegnare i Tarocchi.
Buffo, no?
Avevo letto qualche libro e non ci avevo capito molto, e quello che volevo fare era insegnare. Ancora più buffo se poi si pensa che avevo già le idee chiarissime, e infatti oggi, quindici anni più tardi, insegnare i Tarocchi è il mio posto nel mondo, ma non è questo di cui ti voglio parlare in questo articolo.
Il punto è: avevo bisogno di un motivo, di una meta, di uno sguardo allungato al di là del cammino per trovare il coraggio di fare il primo passo.
Quando poi il cammino è passato dall’intenzione alla realtà, ho trovato doni che non avrei potuto immaginare quando sono partita. Ecco in questa puntata ti racconto a cosa serve studiare i Tarocchi, e lo faccio parlandoti non tanto di motivazioni finali - che so, voglio leggere i Tarocchi per lavoro, voglio integrare i Tarocchi nella mia pratica terapeutica, ecc… Oggi ti parlo di tre di quei doni, forse quelli che hanno reso tutto questo cammino uno dei più significativi che ho percorso.
Conosci te stesso o te stessa
Il punto è che quel giorno in cui dichiarai di voler diventare insegnante di Tarocchi, io ero completamente disfunzionale. Da anni soffrivo di disturbi del comportamento alimentare, la mia mente era immersa in un costante delirio e, fatto salvo rare eccezioni, le mie relazioni erano un disastro. E molto, ma davvero molto lentamente, i Tarocchi hanno iniziato a fare la differenza. All’inizio, li usavo come uno strumento guida, ossia mi affidavo al loro responso per sapere che cosa dovevo fare. Per poi capire che quell'approccio non era quello giusto per me, perché non mi forniva nessuno strumento concreto per sistemare il grande caos che mi abitava: avevo semplicemente consegnato la guida esterna che in altri momenti era stata dei miei genitori o del mio capo ufficio a immagini stampate su carta.
Poi è arrivata la mia rivoluzione copernicana, quel rivolgimento a 180° che mi ha aiutata a connettere molti punti.
E se usassi i Tarocchi per farmi domande, invece che per darmi risposte? Se diventassero uno strumento di indagine, invece che di guida?
Usare i Tarocchi come strumento domandante ha portato a galla molte cose: le mie meccaniche interiori inceppate, le paure per evitare le quali avevo costruito torri inespugnabili, le passioni e i piaceri che non mi volevo concedere; le maschere che indossavo e che non mi appartenevano, i mostri che mi abitavano - qualcuno di quelli ha anche smesso di essere mostro ed è diventato un compagno di viaggio, ma anche questa è un’altra storia. Sono emerse le convinzioni che mi impedivano di ascoltarmi e fidarmi della mia voce interiore. E prendendomi cura una dopo l'altra di tutte queste manifestazioni, veniva fuori qualcos'altro: quella forma che sentivo essere sempre più autenticamente mia.
Sono stati solo i Tarocchi? Ovviamente no, c’è stato tanto altro nella mia vita: relazioni sulle quali ho voluto investire e per cui valeva davvero la pena diventare migliore di quello che ero, un lungo cammino di introspezione accompagnato da autori fantastici che con le loro opere hanno contribuito a farmi vedere che la vita poteva essere diversa da quella che mi ero costruita. I Tarocchi sono stati punti fondamentali, compagni, appoggio, supporto, e sono diventati quella mappa che ancora oggi mi accompagna quotidianamente nell’esercizio infinito di conoscermi. Per cui, se posso dirti il primissimo motivo per il quale serve studiare i Tarocchi, per il quale vale la pena affrontare il viaggio, è che
queste immagini hanno, come dice la mia amica Piera, l’effetto collaterale di alzare la luce su quello che sei e, un passo alla volta, aiutarti a vedere, conoscere, conoscerti, ri-conoscerti e, piano piano, fiorire.
Allarga l’orizzonte (e torna a Diagon Alley)
Il viaggio nei Tarocchi è stato anche un viaggio nella memoria. Mi ha ricordato cose che avevo sempre saputo, ma che per qualche motivo avevo messo da parte.
Mi ha ricordato per esempio che il pensiero razionale, logico e nozionistico che avevo sviluppato negli anni della mia formazione liceale e universitaria non era il solo al quale potevo rivolgermi.
Un altro, che avevo sempre inconsciamente frequentato quando da piccola mi rifugiavo nei libri Fantasy, era il pensiero simbolico. Quel pensiero che ti permette di apprendere tramite metafora, di attingere a una consapevolezza umana, molto più vasta del tuo singolo, piccolo vissuto. Di formare mappe costitutive dei valori che vuoi che guidino la tua vita. Di vedere dove possono portarti alcune strade senza doverle per forza seguire - per esempio quando riconosci che quello che quel cattivo prova ti appartiene, e allora lui diventa baluardo di quello che puoi diventare se segui la sua strada.
Ti permette di osservare il simbolo e, con un attimo di sospensione che riesco solo a definire meraviglia, dire “oh, wow, quello sono io”,
per richiamare l’espressione sanscrita “Quello sei tu” che dà il titolo a uno dei libri più belli del mio amato Joseph Campbell.
Il viaggio nel simbolo, che sia il simbolo dei Tarocchi, della letteratura o di qualsiasi altro sistema, è un viaggio che aumenta la dimensione della vita. Che allarga la percezione del vissuto e la rende piena di intensità, profondità e meraviglia.
Ecco, questo è un altro dei motivi che porto quando mi chiedi: a cosa serve studiare i Tarocchi? Che, dopo qualche tempo, scopri che dietro la via grigia che percorri tutti i giorni per andare al lavoro, c’è un posto davvero magico, una Diagon Alley che ti aspetta.

La strada con un cuore
All’inizio della frequentazione dei Tarocchi è molto comune voler cercare la verità. È molto probabile che tu percepisca di avere davanti un segreto, qualcosa di impenetrabile, immagini mute, scrigno di chissà quale codice nascosto o verità antica non accessibile a chi non sia iniziato. La ricerca esoterica supporta questa visione da un paio di secoli e tutt’ora riscuote molto successo.
È altrettanto probabile che tu stia leggendo libri, ascoltando podcast e guardando video e che ti stia arrovellando il cervello per capire quale dei contenuti che i diversi studiosi attribuiscono alle carte è vero.
Il punto è che, almeno per quanto posso aver compreso io fino a questo punto, quei contenuti sono tutti veri.
Perché? Beh, perché sono veri per lo studioso che li ha trovati. Perché l’unione tra quell’immagine del Tarocco, la cultura di appartenenza di quella persona, la sua formazione di base e la sua esperienza di vita lo hanno portato a vedere quel significato in quella carta, e per questo quel significato è vero.
Ecco, questo è un altro dei doni che i Tarocchi mi hanno portato e un altro dei motivi per cui ti invito a studiare i Tarocchi. Che per quanto il dato libro o il dato autore ti assicuri che i suoi significati sono quelli unici, originali, tradizionali e veri, quei significati sono solo una parte del gioco, e a mio avviso neppure la più importante. Sono fondamentali, sì: sono quella struttura solida che ti sorregge nel percorso e anche nelle consultazioni, se vorrai imparare a leggere i Tarocchi. Ma poi c’è il tuo cammino. C’è il tuo percorso personale, c’è il modo in cui i Tarocchi si incontrano con il tuo vissuto, con le tue convinzioni, con le tue storie e diventano una lingua viva. E il dono è proprio questo: capire che
il tuo cammino ha valore, è importante, dignitoso alla pari di quello di tutti gli altri e che puoi seguirlo a testa alta e con passo leggero, come fa il Matto.
Questo dono è il cardine su cui ho costruito la scuola di Tarocchi Studio e sono appagata nel vedere che i miei corsisti, passo dopo passo, si sentono liberi di far emergere dalle carte quel qualcosa che parla di loro.
A cosa serve studiare i Tarocchi?
Credo che sia squisitamente umano iniziare il cammino con una meta in testa. Credo, anzi, che la meta sia gran parte del propulsore che ti spinge a fare un cammino che, da un lato si preavvisa pieno di meraviglia e che dall’altro non nasconde fatica e difficoltà. Quindi ti invito a chiarire la meta: perché vuoi studiare i Tarocchi? Vuoi insegnarli, come volevo fare io? Vuoi leggerli? Vuoi integrarli nel tuo lavoro? Vuoi approfondirli per curiosità, per arricchimento e crescita personale? Qualunque sia la risposta: aggrappati a essa e permettile di guidarti.
Poi, fidati della strada.
Fidati perché è generosa e porta doni che spesso vanno ben oltre la meta che ti spinge. Io ho citato l’autoconsapevolezza, che poi ha comportato risoluzione, miglioramento delle relazioni con me stessa e con gli altri. Ho citato l’allargamento e l’apertura di una dimensione più intensa della vita, che per me è un ritorno ad accogliere la magia. E poi ho citato il coraggio di seguire la mia strada, che ha comportato il riconoscimento del mio valore personale, la possibilità di seguire una vocazione autentica, che mi fa sentire integra e sensata. Ci sono state tantissime altre meraviglie e scoperte, e tutt’ora ci sono, perché il mio cammino è tutt’altro che finito, anzi, dopo tutti questi anni posso candidamente dire che mi sembra di aver appena iniziato!
Troverai le stesse cose? Riceverai gli stessi doni? Da un lato te lo auguro, e dall’altro ti ricordo che
la strada sarà la tua, il punto da cui partirai sarà il tuo, e i tuoi doni potrebbero essere diversi. E sono sicura che varranno tutta la fatica del viaggio.
Se i Tarocchi ti chiamano e stai pensando se studiarli o meno, se hai letto libri, ascoltato podcast e ancora non trovi una strada nella quale tu possa riconoscerti, ti ricordo che a ottobre inizia PRO, l’anno accademico di Tarocchi Studio. PRO è il percorso di gruppo pensato per accompagnarti dai significati e dalle tecniche di lettura base al livello PRO: PROfessionale e PROfondo. Condividerò con te tutto quello che so e che ho creato con i Tarocchi in un percorso progressivo, che ti accompagnerà a conoscere profondamente la materia e acquisire tecniche e competenze professionali. Allo stesso tempo, PRO è a numero chiuso, per permettermi di accompagnarti passo a passo nella creazione della tua strada personale nei Tarocchi. La serata di presentazione sarà il 22 settembre.
sarà una vera e propria lezione gratuita sui Tarocchi, che ti darà diritto ad accedere a PRO con uno sconto unico. Ti aspetto!

Mi chiamo Ilaria Boero e sono insegnante e divulgatrice di Tarocchi. Tarocchi Studio è la mia scuola di Tarocchi e centro di divulgazione. Contattami se vuoi informazioni sui corsi di Tarocchi e naviga il sito se vuoi ascoltare podcast, leggere altri articoli o partecipare ad eventi a tema Tarocchi
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