Consigli per principianti sulla scelta del mazzo.
Bene: avete deciso di studiare i Tarocchi, avete comprato fior fior di manuali e seguite tutti i canali social sulla materia. Giunge il momento di scegliere il mazzo che accompagnerà i vostri primi passi. Orientarsi tra l’offerta attualmente disponibile può essere una bella sfida.
Il primo consiglio è di procedere per macro-aree: preferite un mazzo di marsigliesi (come quelli della foto), di carte anglosassoni (tipo i Rider-Waite o i Crowley) o di tipo artistico? Se non avete idea di quale sia la differenza tra questi tre tipi di mazzo fatevi aiutare da Google. Il supporto che posso darvi in questo ambito è relativo alle carte che utilizzo, cioè i mazzi di Tarocchi di Marsiglia.
Se avete scelto il canone marsigliese, a mio parere bisogna mettersi di fronte a due strade: vi sentite più a vostro agio con un disegno definito, tipo il terzo mazzo da sinistra nella foto (Accademia dei Tarocchi), o con un disegno più approssimato, tipo l’Eremita (Pierre Madenié, Om Edizioni) o Temperanza (Nicolas Conver, Scarabeo Edizioni)?
Se sentite che in questo momento avete necessità di maggiore definizione troverete molti mazzi interessanti in vendita. Non posso non citare il mio mazzo, che trovate in vendita nello shop del sito. Autocelebrazione a parte, il mazzo più popolare è probabilmente lo Jodorowsky-Camoin, seguito dal mazzo dell’Accademia dei Tarocchi o dal Nicolas Conver rimodernato in vendita sul sito artisantarot.com per poi arrivare a versioni più artistiche, come ad esempio quella che potete trovare sul profilo instagram di @mirkozucchettok. L’importante è percepire che la chiarezza del tratto vi può sostenere in questa prima fase.
Se invece avete voglia di cimentarvi con qualcosa di meno rifinito, che apre strade a interpretazioni più libere, potete rivolgervi ai mazzi storici nelle versioni originali. Il mazzo che preferisco attualmente è il Pierre Madenié 1709 (a cui il mazzo Tarocchi Studio è ispirato), nella versione curata da Marianne Costa, edito in Italia da Om Edizioni. Utilizzo volentieri anche il Nicolas Conver, a cui i mazzi rifiniti citati precedentemente si ispirano. Mazzi interessanti per avere diversi punti di vista possono essere il Jean Noblet o il Dodal, di cui si trovano numerose edizioni. Esistono anche prodotti artistici finissimi, tipo il mazzo artigianale di Atanor Labor.
Prima di acquistare un mazzo assicuratevi che siano disponibili tutte le carte, e non solo gli Arcani Maggiori. Sarebbe come comprare un panino farcito senza il pane.
Il primo mazzo non si scorda mai, è vero, ma non pensate che acquistarne uno significhi dover trascorrere tutta la vita assieme. Potete utilizzarne uno per anni senza mai cambiarlo, o scegliere di utilizzare mazzi diversi a seconda dell’umore del giorno. Seguite quello che vi attira di più in questo momento, pur facendo attenzione: il costo di ogni mazzo è abbastanza elevato. Non esiste un mazzo “giusto” o uno “sbagliato”: i mazzi risuonano con voi e vi portano quello di cui avete bisogno in questo momento. Dopo aver acquisito pratica, potreste accorgervi che utilizzare un mazzo o un altro non farà troppa differenza.
Per domande o contributi contattatemi o commentate qui sotto. A presto!
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