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Cinque passi per imparare il significato dei Tarocchi

Tarocchi di Marsiglia sparsi sul Tavolo

Hai appena guardato il libretto che accompagna il mazzo. Per ognuna delle settantotto carte trovi tre, quattro, cinque significati, a cui se ne assommano altrettanti per gli arcani che vengono estratti rovesciati.

Si tratta di un sacco di materiale e probabilmente parti già scoraggiato, come se davanti a te ci fosse un muro. 

So che ti ho detto più volte che entrare in contatto profondo con i Tarocchi è un processo, e come tale richiede tempo. E sono ancora della stessa idea! Ma non ho mai detto che il cammino debba essere difficile. Anzi: credo che possa essere agevole e divertente. 

Prima di abbandonare la sfida ti invito a prendere in considerazione una serie tecniche che possono essere, se mi permetti la citazione, i tre tocchi di bacchetta che trasformano il muro in Diagon Alley. 

Diagon Alley, Hagrid e Harry entrano nel muro, turksworks
Front cover lenticular illustration for Harry Potter. Gift commissioned by the Poster Posse art agency and published by Running Press. Autore: https://turksworks.co.uk/diagon-alley-collectible-set

Per questo ti propongo...

Cinque passi per imparare il significato dei Tarocchi in modo leggero e agevole. 


  1. GIOCA

Trovo che questo sia un ottimo consiglio non solo quando sei alle primissime armi, ma anche quando ti trovi sulla strada dei Tarocchi da tanto tempo.

Ricorda che, per quanto profondi, significativi e potenti, i Tarocchi sono fondamentalmente un gioco. Non voglio sminuirli, solo offrirti una prospettiva aggiuntiva. 

Hai mai giocato, che so, a pallavolo, a scacchi o a un videogioco? All’inizio è difficile: devi imparare le regole, acquisire la tecnica e magari ci vuole tempo per raggiungere un livello che giudichi accettabile. Poi inizi a metabolizzare lo schema motorio. Inizi a capire i funzionamenti, le strategie, le mosse e le contromosse. Inizi ad assumere e integrare la forma mentis del gioco, e se ti sei addentrato davvero in profondità a un certo punto ti accorgi che quello che hai imparato giocando ti ha cambiato e che questo cambiamento ha influenzato la tua vita. Sì: anche se si tratta semplicemente di Monopoli o di Hogwarts Legacy.  

Il primo punto di vista che vorrei offrirti se stai iniziando a imparare il significato dei Tarocchi è: ricordati di giocare. Ricordati di affrontare il muro dei significati e di tutte le cose che ti sembra di dover imparare come una partita a un qualsiasi gioco.

Giocando si impara forse più che in altri modi. Ed è proprio questo il punto: se riesci a tenere a mente che i Tarocchi sono un gioco e riesci giocare con spirito leggero, beh, hai già mosso il primo passo verso un apprendimento leggero e agevole. 


  1. MAZZO E QUADERNO

Tarocchi di marsiglia, penna e pianta

Il gioco dell’imparare i Tarocchi ha bisogno di tre strumenti: il tuo mazzo di Tarocchi, un quaderno dedicato e una penna. 

Se per te quaderno e penna sono cose da boomer, puoi usare un notepad o un registratore vocale - insomma: trova lo strumento che ti corrisponde di più.

L’importante è che tu porti fuori il pensiero e lo faccia diventare una parola pronunciata o scritta. 

Si tratta di un’azione fondamentale, perché chiarifica, rende i concetti espliciti e funge da supporto alla memoria. Si tratta di un’azione importante anche quando studi i Tarocchi da tanti anni: non ti nascondo che scrivere “Conosci te stesso con i Tarocchi” e “I Tarocchi e il Viaggio dell’Eroe” mi ha permesso di esplorare molte aree che sarebbero rimaste confuse, incongruenti e persino contraddittorie.

È una pratica ancor più efficace quando sei all’inizio e hai bisogno di ordinare la macchia confusa che i Tarocchi possono suscitare nel tuo pensiero. 

Non hai ancora scelto il mazzo e la marea di offerte ti respinge? Ti invito ad ascoltare la puntata di Take it Easy con i Tarocchi che ho condiviso con Alfredo Mazzara per la scelta del mazzo di Tarocchi

E, no, senza mazzo credo sia parecchio difficile imparare i Tarocchi. Sarebbe come giocare a Monopoli senza il tabellone!   


  1. OSSERVA I TAROCCHI

Bene: hai il mazzo, il quaderno o quello che ti serve e ora che cosa ci fai? 

Ti consiglio di ritagliarti dieci-quindici minuti al giorno da dedicare a questo esercizio. Davvero: non serve di più. Dieci-quindici minuti al giorno per settantotto giorni. 

Prendi la prima pagina del tuo quaderno ed estrai una carta. Se hai scelto il Tarocco di Marsiglia, ti consiglio di partire dagli Arcani Maggiori, perché i Minori sono più ostici per iniziare. Sarebbe anche una buona idea andare in ordine numerico, perché i Tarocchi di Marsiglia presentano alcune evoluzioni che, quando riesci a coglierle, rendono più efficace il tuo esercizio. 

La cosa cambia con i Rider-Waite-Smith o con i mazzi artistici: il fatto che gli Arcani Minori siano disegnati li rende evocativi tanto quanto i Maggiori, e quindi puoi iniziare dalla carta che preferisci. Quello che ti consiglierei, però, è di affrontare comunque un seme alla volta in ordine, perché questo ti permette di cogliere le progressioni. 

Scrivi il nome della carta come titolo e inizia a descrivere attentamente, dettaglio per dettaglio, solo quello che vedi in maniera oggettiva


Il Matto, la carta dei Tarocchi di Marsiglia, mazzo Tarocchi Studio Ilaria Boero

Faccio un esempio con il Matto: in questa carta c’è un essere umano che sembra di sesso maschile. Ha un grande cappello giallo, di foggia strana che non capisco bene e sopra c’è una pallina rossa (?). Ha il viso scoperto e lo sguardo rivolto in alto e verso la mia destra. Sulla spalla destra ha un bastone, che regge con la mano sinistra. Il fondo al bastone c’è un sacchetto e il bastone termina in una forma che sembra un cucchiaio. L’uomo ha un abito colorato, con ampie maniche, ornato di campanellini sulla cintura. La foggia della gamba destra del pantalone è strana. Non si capisce nel dettaglio perché abbia quella forma. Nella mano destra ha un bastone rosso con la punta ripiegata. Dietro alla gamba sinistra c’è un animale celeste che qui sembra un gatto, sollevato sulle zampe posteriori (che però restano fuori dalla carta). Le zampe anteriori sembrano appoggiate sulla natica dell’uomo. Sotto il gatto vedo un segno curvo giallo, ma non ho idea di cosa sia. L’uomo cammina su un terreno giallo, costellato di piccole piante. In mezzo alle sue gambe il terreno è celeste. 

Sono emerse un sacco di cose, e ci sono in realtà altri dettagli che ho tralasciato. Se tu li vedi, prendine nota. 


Adesso concentrati sulle azioni che si svolgono nella carta. Ad esempio il Matto sta camminando e guardando in alto. E l’animale? Che cosa sta facendo, secondo te? 


Ecco, finito l’esercizio.

No, per ora niente significati, fermati qui. Può sembrarti una pratica semplice e scontata, ma è fondamentale per due motivi: 

1 - Ti porta a osservare e a entrare in contatto profondo con l’immagine. 

2 - Mette in secondo piano la parte razionale e stimola quella visiva. Ti aiuta quindi a evitare il passo che molti di noi compiono quando si rapportano per la prima volta con i Tarocchi. Ti aiuta, cioè, a non pensare le carte, ma a guardarle


  1. VIVI LE CARTE

I Tarocchi sono simboli, ossia immagini che portano in sé un significato che è ulteriore a quello che il disegno in sé contiene. 

Ti ho già raccontato più volte che credo che il fulcro della ricerca sia trovare una connessione personale con i Tarocchi, e questo esercizio ti aiuta proprio in questa direzione. 

Si tratta di una pratica comune e semplice:

nelle ore che seguono il tuo esercizio, fai caso se succede qualcosa che ti ricorda quella carta. 

Non so: hai descritto il Matto e incontri un signore che passeggia con il suo cane. Magari quel cane ti salta addosso per farti le feste e tu passi qualche minuto a giocare. Ecco, registra quello che accade: puoi collegare la carta, con l’animale celeste che tocca le gambe dell’uomo al gioco, alla leggerezza di una pausa passata a giocare con un cane? Se pensi di sì, prendi nota di questi significati sul tuo quaderno: gioco, leggerezza, spensieratezza. Ti stupirai di come spesso questi significati, scaturiti dall’incontro casuale tra la carta estratta e la tua esperienza di vita, siano poi quelli che trovi tra i significati del famoso libretto che accompagna il mazzo. Perché non ti ho detto di studiarli direttamente da lì? Perché se tu li studi a memoria non solo è più facile dimenticarli, ma sono anche sradicati dalla tua rosa di possibili significati personali. Perché se li studi da lì, li pensi: non li vedi e non li vivi

Aver giocato qualche minuto con il cane, invece, ha portato quel significato nel tuo vissuto. Questo lo rende immediatamente disponibile alla tua memoria: è un significato integrato, validato, a cui avrai immediatamente accesso. 

  1. CONNETTI IL SIGNIFICATO ALL’IMMAGINE GRAFICA


Imparare in modo facile i primi significati dei Tarocchi è possibile. 

Come? 

Se mi hai seguito fin qui lo hai già capito: i Tarocchi vanno osservati e vissuti. Poi studiati. 

Il modo più semplice per ricordare un significato è connetterlo al segno grafico. 

Prendiamo nuovamente il Matto. 

Se prendi l’esempio che ho appena fatto del cane, le feste e la leggerezza, connetti l’immagine del cane celeste al significato “leggerezza” o di “prendere una pausa”. 


Poi ti consiglio di rileggere la lista delle azioni che hai connesso alla carta.

Nel caso del Matto, ad esempio, potresti trovare “camminare”. Lo hai dedotto dalle gambe e dal bastone. Osserva questi dettagli: gambe e bastone. Connettile al significato: camminare. Che, pensaci bene, può avere tante declinazioni: essere in movimento, andare, viaggiare, spostarsi. E può avere valenza sia fisica che simbolica. Ad esempio puoi essere in una fase di transizione tra due lavori, o stai viaggiando con la mente a una meta lontana.  


Ilaria Boero insegna il significato della carta del Matto nel videocorso gratuito

Se colleghi il significato al segno grafico presente nella tua carta, la memorizzazione è veloce e semplice. Quando girerai la carta del Matto e vedrai le sue gambe ti verrà in mente il camminare, e potrai indagare se il concetto di camminare è connesso con la domanda che stai facendo. Lo stesso può accadere con l’immagine del cane e il concetto di leggerezza.


CONCLUSIONI


Quindi, ricapitoliamo: come iniziare a imparare i Tarocchi con il piede giusto? 


  • Compra un mazzo e un quaderno o simili

  • Osserva e descrivi le carte in maniera oggettiva

  • Connetti le carte alla tua quotidianità 

  • Connetti il significato al simbolo grafico, che diventerà il tuo supporto per memorizzare in modo facile e veloce. 

  • Non dimenticare che si tratta di un gioco. 


Credo molto nell’importanza di rendere semplici (non banali, ma semplici) i primi passaggi e sono convinta che far subito propria una tecnica efficace per entrare in contatto con i Tarocchi significhi dotarsi di uno strumento che tornerà utile lungo  tutto il cammino. 

 

Per questo, ho studiato un percorso gratuito pensato apposta per te che stai iniziando. 

Sul sito tarocchistudio.it/iniziaqui troverai un video che ti aiuterà a connettere i ventidue Arcani Maggiori dei Tarocchi di Marsiglia con alcuni significati tradizionali appoggiandoti ai simboli delle carte.  

Troverai anche una tabella dei significati scaricabile e stampabile per sostenerti nelle prime letture. 


E, sì, un paio di significati per carta sono già sufficienti per fare una consultazione quando utilizzi il metodo domandante che insegno a scuola


A questo punto ti ringrazio, perché mi permetti di fare quello che amo. Di cosa si tratta? Poterti accompagnare nel tuo percorso nei Tarocchi e con i Tarocchi. Poterti aiutare a trovare nei Tarocchi quel qualcosa che parla di te


Ilaria Boero, insegnante di Tarocchi Studio, sorride

Mi chiamo Ilaria Boero e sono insegnante e divulgatrice di Tarocchi. Tarocchi Studio è la mia scuola di Tarocchi e centro di divulgazione. Contattami se vuoi informazioni sui corsi di Tarocchi e naviga il sito se vuoi ascoltare podcast, leggere altri articoli o partecipare ad eventi a tema Tarocchi




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Lo so, uso il maschile generalizzante. Sono molto attenta alle questioni di genere, ma l’utilizzo di asterischi o della schwa rende il testo difficilmente accessibile a persone con difficoltà di lettura. D’altro canto, ripetere sostantivi e aggettivi al maschile e al femminile rende gli articoli lunghi e pesanti. Ti chiedo di leggermi come si legge un simbolo: al di là del genere.


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