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Tarocchi e Magia

Tarocchi e Magia titolo in primo piano, sullo sfondo mani e vortici luminosi

Testo scritto dall’autrice, senza l’ausilio di Intelligenza Artificiale. Tempo di lettura: 5 minuti


I Tarocchi sono magici? E se lo sono, in che misura lo sono? Cosa vuol dire magia? 

Scopriamolo assieme in questo articolo. 


TAROCCHI E MAGIA

Posso confessare una cosa? Non vedevo l’ora di fare un articolo sulla magia! Sì, perché la magia è la mia compagna di viaggio fin da quando, a otto anni, ho letto il mio primo romanzo Fantasy. Ma aspetta un attimo… che cosa vuol dire magia


Prima di iniziare vado a interpellare chi di definizioni se ne intende. Secondo il Treccani magia è una ‘pratica e forma di sapere iniziatico che si presenta come capace di controllare le forme della natura’. Oppure: ‘In antropologia, il complesso di credenze nella possibilità di dominare forze naturali o soprannaturali per scopi ritenuti utili, o anche per recare danno, con riti o manipolazioni (donde il termine fattura), da parte di un mago o fattucchiere, il quale sarebbe in grado di produrre o impedire un particolare evento.’ O ancora ‘Capacità di attrarre, di incantare che si sprigiona da una persona o da una cosa’ O, ultimo: ‘Fatto, avvenimento sorprendente e imprevisto’-

Si fa presto a dire magia! 


Intanto, cerchiamo di capire se in qualche modo i Tarocchi possono inserirsi in una o più di queste definizioni. 


Metterei assieme ‘controllare le forme della natura’ e ‘’dominare forze naturali/ produrre o impedire un particolare evento’.  

Se hai capito come funziona il mio lavoro ti rendi sicuramente conto che non associo i Tarocchi al verbo “controllare”. Tutt’al più penso che possano “supportare il cambiamento”, ma qui siamo distanti dalla definizione che Treccani dà di magia. Non so se qualcuno che fa un uso diverso possa usare i Tarocchi per controllare qualcosa, ma per quanto riguarda la mia visione no, i Tarocchi non corrispondono a questa definizione. 


Capacità di attrarre, di incantare che si sprigiona da una persona o da una cosa’

Se sei qui a leggere il blog di Tarocchi Studio probabilmente lo fai perché i Tarocchi ti appassionano, ti piacciono o almeno ti attirano. Per molti di noi i Tarocchi sono prima di tutto affascinanti, ossia contengono un’aura, un qualcosa che va oltre lo spiegabile e che ha bisogno di essere indagato. In questo, decisamente, sono magici. Eppure è ancora poco, non trovi? 


Ultimo: ‘Fatto, avvenimento sorprendente e imprevisto

Qui entriamo forse un po’ più nel vivo della materia, ma prima di raccontarti perché, mi piacerebbe andare un passettino più in là.


LA MAGIA PER ME

Il passettino più in là è andare oltre la definizione del dizionario - per quanto risponda correttamente all’uso linguistico che facciamo della parola ‘magia’. 

Secondo te, non sarebbe bene trattare la magia come un simbolo, proprio come se fosse una delle carte dei Tarocchi? Secondo me sì. 

A questo punto la magia vive della pluralità del simbolo: da un lato la sua definizione, il suo significato tradizionale” e dall’altro… il significato che questo simbolo ha per me

Che cos’è la magia per me

E qui mi rendo conto che,

come è successo con i Tarocchi, la mia visione di magia è cambiata nel tempo.

Fino a qualche anno fa il mago era quello che poteva cambiare le forme, gli eventi, che poteva controllare la realtà a suo piacimento. Era il Mago Merlino di Disney che con un gesto di bacchetta riduceva tutto il contenuto di casa in una valigia e poteva traslocare con leggerezza - e essendo reduce dal decimo trasloco devo dire che questa opzione di magia ancora mi attira parecchio! Eppure, trasloco a parte, oggi ho una visione completamente diversa della magia. 


Innanzitutto per me oggi la magia ha una nota molto simile alla definizione che ne dà Simone Regazzoni nel libro Harry Potter e la filosofia, ossia è l’accesso a una differente e più alta intensità di esistenza. In questo, per me, i Tarocchi sono molto magici. Infatti li ho vissuti e li vivo come porte di accesso a una visione diversa del reale. Non perché abbia iniziato a vedere unicorni o ad affrontare situazioni di particolare sensitività, anzi. Eppure la loro frequentazione mi ha regalato due evidenti ampliamenti:


  1. vedere la vita in ottica di processo. 

Leggere quello del Matto come un viaggio fatto di tappe ognuna ugualmente importante e osservare questo viaggio come un insieme che ha un senso più vasto rispetto alle singole tappe, mi ha portata a ragionare in ottica di processo. Cosa significa? A rendermi conto che la vita ha un respiro ampio e che le mie esperienze, anche quelle più intense, assumono un aspetto diverso quando le guardo dal grande filtro del percorso. 

La vita è diventata più larga, più intensa, ma meno mistificata proprio perché riesco ad inserirla in una logica di processo, in cui tutto - ogni passo, ogni avventura, ogni dolore, ogni gioia, ogni pausa - contribuisce all’insieme. 

Sì, anche quei tratti in cui ho fatto errori, valutato male, sbagliato completamente strada, diventano significativi quando inquadrati nell’ottica più ampia del processo. Esco, anzi, dal giudizio, dal senso di colpa, dalle sensazioni legate alle definizioni circostanziali, come ad esempio ‘fallimento’ o ‘successo’ e 

guardo tutto come un esperimento e un’esperienza. 

E la parte più magica, a mio parere, è che questo cambio di paradigma si è allargato al percorso degli altri, permettendomi, per quanto possibile, di vedere quello che fanno e che esprimono come parte di un processo. Aiuta tanto, sai a fare cosa? Ad abbassare l’asticella del giudizio sull’altro e a filtrare molte più cose con empatia, comprensione e pazienza. 


  1. Unire razionalità e magia. 

Te ne ho già parlato nell’articolo “A cosa serve studiare i Tarocchi?”: per anni ho sviluppato, nutrito e usato come guida la mia mente razionale. Da un lato era più facile: mi integravo con la società e rispondevo alle sue aspettative; avevo la sensazione di controllare ogni cosa - è una delle grandi illusioni della mente razionale. Poco importava che io stessi sviluppando le peggiori disfunzioni: la ragione difendeva il territorio a spada tratta. Immagina poi quanto può essere sembrato stupido alla razionalità prendere questa sbandata per i Tarocchi! Ma cosa c’entra la magia? C’entra perché per me quello sguardo allargato di cui parla Regazzoni include abbracciare la sfera del non razionale. Che, di nuovo, non vuol dire vedere balene volanti in ogni angolo, ma vuol dire… essere intera. Mi spiego meglio. 

I Tarocchi mi hanno permesso di ‘guarire’ anche perché hanno incrinato il dominio della ragione. La loro frequentazione mi ha riportata lentamente in contatto con diverse funzioni della mia bellissima mente: intuitiva, immaginativa, simbolica, sinettica, critica, empatica... 

I tarocchi sono per me - e posso dire dopo anni che insegno e che accolgo persone nel mio studio di lettura dei tarocchi, non solo per me - uno strumento di ritorno all’integrità e di stimolo di una visione ulteriore. Ulteriore perché presente, in quella presenza che rende in grado di tenere aperto il contatto con la meraviglia

E non solo. 

I Tarocchi sono magici perché ti prendono per mano e ti accompagnano dritti al pensiero simbolico, che, per dirla con Dilts e Gilligan, è generativo. Soprattutto in lettura, bypassano le resistenze razionali del consultante, che si trova catapultato in una storia fatta di immagini e simboli, che assume prospettive e caratteristiche inedite. Proprio questa visione inusuale stimola il consultante a essere creativo, concentrato, non spaventato e trovare dentro di sé quello che gli o le serve: centratura, pace, chiarezza, senso, e ovviamente anche soluzioni pratiche alla situazione che lo porta in consultazione. 


Quindi i Tarocchi sono magici? Per me lo sono, senza dubbio, perché la loro frequentazione è un costante richiamo alla profondità, all’allargamento, alla meraviglia e all’apertura fluida e curiosa a ciò che non fa parte della mia sfera nota. Perché rendono la mia vita più intensa e allargano la percezione che ne ho. 


TAROCCHI E MAGIA… PER TE

Se la magia è un simbolo, e qui a Tarocchi Studio il simbolo ha sia la valenza tradizionale che quella soggettiva (recupera i due articoli in cui ne parlo), dedico quest’ultima parte a scoprire se per te i Tarocchi sono magici. 

Aspetta, non rispondere subito. Prima voglio farti un’altra domanda: al di là delle definizioni del dizionario, delle immagini che la cultura cinematografica e narrativa offre e della definizione che io ti ho appena proposto, che cos’è per te la magia? 


Immagino che la tua risposta si trovi in un qualche punto tra il “magia: che scemenza!” e il “tutta la mia vita è magica perché sono inserita in un universo sincronico che mi parla tramite i segni e mi guida amorevolmente nella vita”. Ecco, stai lì, nella tua visione di magia, qualunque essa sia. 

Scopri se ci sono elementi, eventi, azioni, oggetti, rituali che si intersecano con essa. E poi, piano piano, allarga: ci sono anche i Tarocchi? E se sì: sono loro a creare la connessione tra la tua vita e quello che tu intendi per magia? Oppure cosa sono: strumenti, canali, vettori? 


E ti invito a spingerti un passo più in là: quando usi i Tarocchi, la tua idea di magia influisce con l’uso che ne fai? Ti invito a fare questo ragionamento riconnettendomi a un articolo che ho scritto un anno fa (Come funzionano i Tarocchi). Infatti, continuo a essere convinta che

il tuo (e anche il mio) rapporto con i Tarocchi sia il risultato di molte strutture che ti abitano e che prendere consapevolezza di queste strutture possa darti una maggior consapevolezza mentre li usi. 

Adesso sono molto curiosa: per te i Tarocchi sono magici? Me lo fai sapere e mi fai sapere in che modo? 


Questo articolo era un po’ strano rispetto al solito, lo so. Se ti è piaciuto e ne vuoi di più, è appena uscito I Tarocchi nel Fantasy, il Podcast in cui costruisco un parallelo tra le immagini dei Tarocchi e i temi delle più famose saghe Fantasy. Troverai due serie su Spreaker e Spotify: 

la prima è dedicata a Harry Potter, registrata ex novo con puntate brevi brevi, ognuna legata a un tema diverso; 

la nuovissima seconda serie è dedicata a Terramare. Mi sono divertita molto a scrivere, registrare e produrre questo podcast e ti invito ad ascoltarlo anche se il Fantasy e la magia non fanno per te, perché nel podcast troverai un sacco di riflessioni inedite che amplieranno il tuo sguardo sui Tarocchi - e spero, anche, quello sul mondo. 

Ti aspetto a “I Tarocchi nel Fantasy” e… ciao! 

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Ilaria Boero, fondatrice di Tarocchi Studio, sorride con giacca rosa

Mi chiamo Ilaria Boero e sono insegnante e divulgatrice di Tarocchi. Tarocchi Studio è la mia scuola di Tarocchi e centro di divulgazione. Contattami se vuoi informazioni sui corsi di Tarocchi.

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